*REPORT*: Ventotene (LT), Raduno del direttivo desmodromico [Agosto 2008]
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*REPORT*: Ventotene (LT), Raduno del direttivo desmodromico [Agosto 2008]
Eccomi qua, come promesso posto un breve e spero quanto più esauriente report di quello che per me è stato un autentico realizzarsi di un sogno. Voglio rendere anzitutto grazie al fato, che ha reso possibile il farmi conoscere Marco e Ruggero, persone con cui mi sono accorto di condividere, oltre che la stessa passione, anche una sincera e spontanea amicizia.
Tutto comincia giovedì 31 luglio.. E' da dire che questo raduno è nato dalla concomitanza di diversi eventi: l'estate, la voglia di incontrarsi, la moto che avevo lasciato a Marco. Fatta questa dovuta considerazione, dovuta perché spiegherà i prossimi passi, torno a raccontare il raduno visto dai miei occhi.
Ho preso il treno alle 14.30 circa, con l'intenzione di arrivare a Formia dove avremmo poi pernottato, esattamente per l'ora di cena, per fare la prima cena in qualche locale caratteristico dei dintorni.
Dopo essermi cibato di due libri di Cacucci e Baricco arrivo con mezz'ora di ritardo e un treno completamente scassato alla stazione di Formia. Esco e di primo acchito non vedo nessuno, forse perché i bruti avevano deciso di nascondersi in un punto nascosto della piazza della stazione. I miei occhi tunizzati ormai assonnati dalle 3 ore di lettura e da altrettante di aria consumata fanno fatica a scorgere le sagome ma una cosa la vedo: le due pelate. Sono loro.
Con le mie due valigione e gli infradito mi allungo verso gli amici che ormai non vedevo da 2 mesi l'uno e quasi 8 l'altro.. ed entrambi si mettono spontaneamente a ridere vedendo quanta roba mi sono portato per 4 giorni di pura vacanza in riva al mare.. In realtà una valigia celava pezzi avanzati dai vari montaggi e smontaggi della 999, casco guanti e giubbino, e l'altra una marea di vestiti e uno tsunami di mutande (sempre meglio un paio in più ).
Ci affrettiamo verso casa e dopo 5 minuti e un rassetto generale ci dirigiamo con i bolidi all'agriturismo precedentemente prenotato dal nostro Bruto amministratore generale, ossia il Ducasbk.
Cena leggera ma con la giusta sostanza, chiacchiere a non finire, a mezzanotte e mezza torniamo a casa e ci sistemiamo nel salotto per assaggiare il rum Zacapa 23 anni che avevo promesso di portare. I discorsi di ogni genere si protraggono per ore, fino alle 4 e oltre, Marco ci sistema e ci ricorda che tre ore dopo ci saremmo dovuti alzare per il Ferry per Ventotene... Mi addormento sul divanone in pelle soddisfatto della serata trascorsa come poche ultimamente...
Venerdì: ci alziamo presto, alle 7.30. Ci aspetta la traversata (con moto al seguito). Con la solita carovana di un miliardo meno uno di moto (999 999 999, lo so è pessima ma ci stava), ci dirigiamo per il porto. Scorgo in lontananza quella che sarebbe diventata la fissa di tutta la vacanza: una mora con un fisico bestiale..... culazza, aveva preso il nostro stesso traghetto, non ci sarebbe scampata
Dopo una traversata da veri biologi marini (viste mante, delfini, marlin, gabbiani pigri, etc...) entriamo nel porto di Ventotene. La sensazione è di venire catapultati almeno 50 anni addietro, manca solo la musichetta di mandolino. Usciamo dalle moto e oltre al primo assaggio di servilismo napoletano (della serie la mia testa sotto i tuoi piedi), ci chiediamo sia io e Ruggero dove cavolo sia l'uscita del porto, visto che non c'è una strada...
Solo poco dopo uscendo capiremo che la strada è un molo, e talmente stretto da rendere impossibile la percorrenza a qualsiasi mezzo più largo di un'ape four. Uscendo dal porto, colmo dei colmi veniamo fermati da un vigile che ci dice che la strada è isola pedonale... e ho capito ma come faccio a uscire dal porto se la strada è una sola...? Vabbè... cose all'italiana maniera...
Arriviamo alla reggia del Duca, a quanto pare un vero miliardario sotto mentite spoglie (eheheheh) e conosciamo il baby Ducachicco, la Ducasignora Sonia, il DuCane Spank e tutti i loro familiari. C'è anche una bella ragazza (non mi smentisco mai), bella e cattiva , Giulia, una amica di famiglia che lavora ogni anno a Ventotene. I giorni a Ventotene scorrono con tranquillità e il clima viene incontro a me e Ruggero per delle brevi ma gustose tornate di mare (con la mora del traghetto che staglia tutto il suo fisico sia in spiaggia che nei miei pensieri più......... ehm....... pudici ).
La notte di Ventotene è un meccanismo automatico particolare: se è infatti vero che molti dei lavoratori stagionali dell'isola sono ragazzi, è vero che un momento di svago lo devono avere, e quando si lavora tutto il giorno il momento di svago diventa la notte.... Ed incredibilmente una realtà così piccola qual'è Ventotene diventa durante la notte una realtà giovane e davvero attiva, oltre che positivamente circoscritta. Alla prima notte tornerò a casa facendo fatica dal barcollìo a centrare la toppa della porta della nostra camera, i giorni successivi saranno più tranquilli. Per onestà morale ed intellettuale è giusto riferire che ai bagordi l'ufficiale Ducasbk non prendeva parte (per impegni familiari e lavorativi, il Duca infatti ha sempre lavorato almeno mezza giornata ogni giorno...). Le giornate sono trascorse tra nuotate, riposate astronomiche, bevute atomiche, chiacchierate devastanti, divertimento allucinante, amicizia importante (che fa rima).
Il giorno del ritorno, lunedì, è arrivato quasi sorprendendoci (per fortuna non da dietro). Siamo partiti verso il porto con le pive nel sacco.. pronti a reimbarcarci e a spararci i 4-500 km che ci dividevano da casa.. Dopo aver salutato dal ponte di poppa (e che poppa) il mitico Marco, io e Ruggero abbiamo discusso ininterrottamente di qualsiasi cosa per la durata intera della traversata. All'arrivo, siamo montati in moto pronti per fare alla piastra i testicoli (con i 35 gradi all'ombra la mia moto era perennemente sopra i 100 gradi) e ci siamo fatti insieme i 150 km che ci dividevano da Roma.
Dopo una bevuta all'autogrill e la conoscenza di un tipo un po' svitato di Napoli con 4 denti e poca testa che dicevasi ducatista, siamo ripartiti e ci siamo salutati per strada, pronti per la prossima avventura nel Chianti. Le ore che mi sono trascorse con estrema lentezza del tragitto verso casa sono passate, e alle 22.30 sono arrivato a casa, stremato ma contento.
Non smetterò mai di dirlo, sono onorato di avervi come amici, la distanza non mi ha permesso di vivervi vicino, ma la tecnologia mi ha permesso almeno di conoscervi. GRAZIE.
QUALCHE FOTO:
Le moto appena sbarcate dal traghetto
Spiaggia e isolotti vari
Questo è il cane di Marco che faceva la guardia alle ns moto
L'unica foto che ritrae noi, purtroppo è la partenza
Tutto comincia giovedì 31 luglio.. E' da dire che questo raduno è nato dalla concomitanza di diversi eventi: l'estate, la voglia di incontrarsi, la moto che avevo lasciato a Marco. Fatta questa dovuta considerazione, dovuta perché spiegherà i prossimi passi, torno a raccontare il raduno visto dai miei occhi.
Ho preso il treno alle 14.30 circa, con l'intenzione di arrivare a Formia dove avremmo poi pernottato, esattamente per l'ora di cena, per fare la prima cena in qualche locale caratteristico dei dintorni.
Dopo essermi cibato di due libri di Cacucci e Baricco arrivo con mezz'ora di ritardo e un treno completamente scassato alla stazione di Formia. Esco e di primo acchito non vedo nessuno, forse perché i bruti avevano deciso di nascondersi in un punto nascosto della piazza della stazione. I miei occhi tunizzati ormai assonnati dalle 3 ore di lettura e da altrettante di aria consumata fanno fatica a scorgere le sagome ma una cosa la vedo: le due pelate. Sono loro.
Con le mie due valigione e gli infradito mi allungo verso gli amici che ormai non vedevo da 2 mesi l'uno e quasi 8 l'altro.. ed entrambi si mettono spontaneamente a ridere vedendo quanta roba mi sono portato per 4 giorni di pura vacanza in riva al mare.. In realtà una valigia celava pezzi avanzati dai vari montaggi e smontaggi della 999, casco guanti e giubbino, e l'altra una marea di vestiti e uno tsunami di mutande (sempre meglio un paio in più ).
Ci affrettiamo verso casa e dopo 5 minuti e un rassetto generale ci dirigiamo con i bolidi all'agriturismo precedentemente prenotato dal nostro Bruto amministratore generale, ossia il Ducasbk.
Cena leggera ma con la giusta sostanza, chiacchiere a non finire, a mezzanotte e mezza torniamo a casa e ci sistemiamo nel salotto per assaggiare il rum Zacapa 23 anni che avevo promesso di portare. I discorsi di ogni genere si protraggono per ore, fino alle 4 e oltre, Marco ci sistema e ci ricorda che tre ore dopo ci saremmo dovuti alzare per il Ferry per Ventotene... Mi addormento sul divanone in pelle soddisfatto della serata trascorsa come poche ultimamente...
Venerdì: ci alziamo presto, alle 7.30. Ci aspetta la traversata (con moto al seguito). Con la solita carovana di un miliardo meno uno di moto (999 999 999, lo so è pessima ma ci stava), ci dirigiamo per il porto. Scorgo in lontananza quella che sarebbe diventata la fissa di tutta la vacanza: una mora con un fisico bestiale..... culazza, aveva preso il nostro stesso traghetto, non ci sarebbe scampata
Dopo una traversata da veri biologi marini (viste mante, delfini, marlin, gabbiani pigri, etc...) entriamo nel porto di Ventotene. La sensazione è di venire catapultati almeno 50 anni addietro, manca solo la musichetta di mandolino. Usciamo dalle moto e oltre al primo assaggio di servilismo napoletano (della serie la mia testa sotto i tuoi piedi), ci chiediamo sia io e Ruggero dove cavolo sia l'uscita del porto, visto che non c'è una strada...
Solo poco dopo uscendo capiremo che la strada è un molo, e talmente stretto da rendere impossibile la percorrenza a qualsiasi mezzo più largo di un'ape four. Uscendo dal porto, colmo dei colmi veniamo fermati da un vigile che ci dice che la strada è isola pedonale... e ho capito ma come faccio a uscire dal porto se la strada è una sola...? Vabbè... cose all'italiana maniera...
Arriviamo alla reggia del Duca, a quanto pare un vero miliardario sotto mentite spoglie (eheheheh) e conosciamo il baby Ducachicco, la Ducasignora Sonia, il DuCane Spank e tutti i loro familiari. C'è anche una bella ragazza (non mi smentisco mai), bella e cattiva , Giulia, una amica di famiglia che lavora ogni anno a Ventotene. I giorni a Ventotene scorrono con tranquillità e il clima viene incontro a me e Ruggero per delle brevi ma gustose tornate di mare (con la mora del traghetto che staglia tutto il suo fisico sia in spiaggia che nei miei pensieri più......... ehm....... pudici ).
La notte di Ventotene è un meccanismo automatico particolare: se è infatti vero che molti dei lavoratori stagionali dell'isola sono ragazzi, è vero che un momento di svago lo devono avere, e quando si lavora tutto il giorno il momento di svago diventa la notte.... Ed incredibilmente una realtà così piccola qual'è Ventotene diventa durante la notte una realtà giovane e davvero attiva, oltre che positivamente circoscritta. Alla prima notte tornerò a casa facendo fatica dal barcollìo a centrare la toppa della porta della nostra camera, i giorni successivi saranno più tranquilli. Per onestà morale ed intellettuale è giusto riferire che ai bagordi l'ufficiale Ducasbk non prendeva parte (per impegni familiari e lavorativi, il Duca infatti ha sempre lavorato almeno mezza giornata ogni giorno...). Le giornate sono trascorse tra nuotate, riposate astronomiche, bevute atomiche, chiacchierate devastanti, divertimento allucinante, amicizia importante (che fa rima).
Il giorno del ritorno, lunedì, è arrivato quasi sorprendendoci (per fortuna non da dietro). Siamo partiti verso il porto con le pive nel sacco.. pronti a reimbarcarci e a spararci i 4-500 km che ci dividevano da casa.. Dopo aver salutato dal ponte di poppa (e che poppa) il mitico Marco, io e Ruggero abbiamo discusso ininterrottamente di qualsiasi cosa per la durata intera della traversata. All'arrivo, siamo montati in moto pronti per fare alla piastra i testicoli (con i 35 gradi all'ombra la mia moto era perennemente sopra i 100 gradi) e ci siamo fatti insieme i 150 km che ci dividevano da Roma.
Dopo una bevuta all'autogrill e la conoscenza di un tipo un po' svitato di Napoli con 4 denti e poca testa che dicevasi ducatista, siamo ripartiti e ci siamo salutati per strada, pronti per la prossima avventura nel Chianti. Le ore che mi sono trascorse con estrema lentezza del tragitto verso casa sono passate, e alle 22.30 sono arrivato a casa, stremato ma contento.
Non smetterò mai di dirlo, sono onorato di avervi come amici, la distanza non mi ha permesso di vivervi vicino, ma la tecnologia mi ha permesso almeno di conoscervi. GRAZIE.
QUALCHE FOTO:
Le moto appena sbarcate dal traghetto
Spiaggia e isolotti vari
Questo è il cane di Marco che faceva la guardia alle ns moto
L'unica foto che ritrae noi, purtroppo è la partenza
Re: *REPORT*: Ventotene (LT), Raduno del direttivo desmodromico [Agosto 2008]
Siete dei grandi non posso non nascondere la mia voglia di stare con voi, mi avrebbe fatto veramente piacere.
Spero do rincontrarvi presto, perchè come ha detto giutamente il Mastro, oltre ad una passione ci lega un'amicizia, almeno per me.
Bellissimo report Mattia.
Ci vediamo in Toscana.
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Bellissimo report Mattia.
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Re: *REPORT*: Ventotene (LT), Raduno del direttivo desmodromico [Agosto 2008]
Bellissimo report mastro.... complimenti anke x come l'hai raccontato
Re: *REPORT*: Ventotene (LT), Raduno del direttivo desmodromico [Agosto 2008]
Bellissimo Mastro. Complimenti a tutti e tre. Ora sarei proprio curioso di vedere questa "Ventotene"...............
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Re: *REPORT*: Ventotene (LT), Raduno del direttivo desmodromico [Agosto 2008]
Ottimo report, direi che da aggiungere non c'è altro tranne che vedere Mastro barcollare mentre cercava di infilare la chiave nella toppa della porta è stato uno spettacolo
Una volta non mi piaceva Internet ma gli devo essere grato perchè mi ha permesso di conoscervi.
Non vedo l'ora che arrivi settembre così da trascorrere altro tempo in vs compagnia
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Re: *REPORT*: Ventotene (LT), Raduno del direttivo desmodromico [Agosto 2008]
Fantastico report!! Complimenti a tutti 3 e ragazzi, deve essere stata proprio una bella vacanza all'insegna del relax e soprattutto dell'amicizia
Ci si vede a settembre!!!
Ci si vede a settembre!!!
Re: *REPORT*: Ventotene (LT), Raduno del direttivo desmodromico [Agosto 2008]
eheh....a settembre....TUTTI BARCOLLANTI!!!
Re: *REPORT*: Ventotene (LT), Raduno del direttivo desmodromico [Agosto 2008]
Mi raccomando a settembre tutti sul chianti a bere della buona e ottima acqua minerale maturale .
Re: *REPORT*: Ventotene (LT), Raduno del direttivo desmodromico [Agosto 2008]
bel report! Bravo Mastro!!
la relazione sul lavoro, progetti e decisioni prese dallo staff team desmodromico è veramente esauriente, si capisce bene quali siano stati gli sforzi.....
Se posso permettermi muoverei solo un paio di appunti...
- primo e più importante: ma la mora che non sarebbe sacappata che fine ha fatto????Abbiamo capito che le hai controllato bene il C..O e poi???
- secondo quando rifate il giro posta prima il percorso magari fra Formia e Chianti potevamo organizzarvi delle stazioni di sosta modello pony express dove abbeverarvi
la relazione sul lavoro, progetti e decisioni prese dallo staff team desmodromico è veramente esauriente, si capisce bene quali siano stati gli sforzi.....
Se posso permettermi muoverei solo un paio di appunti...
- primo e più importante: ma la mora che non sarebbe sacappata che fine ha fatto????Abbiamo capito che le hai controllato bene il C..O e poi???
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Re: *REPORT*: Ventotene (LT), Raduno del direttivo desmodromico [Agosto 2008]
BEL REPORT SEMBRAVA DI ESSERE Lì CON VOI!!!!!!!!!!
CAMPARI......MEGGHIU CA MURIRI....
Re: *REPORT*: Ventotene (LT), Raduno del direttivo desmodromico [Agosto 2008]
pier74 ha scritto:bel report! Bravo Mastro!!
la relazione sul lavoro, progetti e decisioni prese dallo staff team desmodromico è veramente esauriente, si capisce bene quali siano stati gli sforzi.....
Se posso permettermi muoverei solo un paio di appunti...
- primo e più importante: ma la mora che non sarebbe sacappata che fine ha fatto????Abbiamo capito che le hai controllato bene il C..O e poi???
- secondo quando rifate il giro posta prima il percorso magari fra Formia e Chianti potevamo organizzarvi delle stazioni di sosta modello pony express dove abbeverarvi
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Re: *REPORT*: Ventotene (LT), Raduno del direttivo desmodromico [Agosto 2008]
Ragazzi posso confermare tutto quello che di splendido hanno detto i nostri amici sull'isola di Ventotene, dal momento che ci ho vissuto per ben cinque anni ed è stato lì che ho conosciuto anni fa il MegaDuca.
Inoltre domenica prossima ci rivado in vacanza e controllerò i danni che hanno lasciato e vi farò sapere.
Alla prox.
Per Maurcus: sto arrivandoooooooooooo.
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Re: *REPORT*: Ventotene (LT), Raduno del direttivo desmodromico [Agosto 2008]
ehehehehe degli sforzi incredibbbili!!! Per tornare a casa però!pier74 ha scritto:bel report! Bravo Mastro!!
la relazione sul lavoro, progetti e decisioni prese dallo staff team desmodromico è veramente esauriente, si capisce bene quali siano stati gli sforzi.....
Se posso permettermi muoverei solo un paio di appunti...
- primo e più importante: ma la mora che non sarebbe sacappata che fine ha fatto????Abbiamo capito che le hai controllato bene il C..O e poi???
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Quanto ai punti: purtroppo alla mora ho solo dato una guardata al CO, carburazione perfetta, ma niente di più
Secondo punto: basta bere, ora comincia il periodo di disintossicazione..
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Re: *REPORT*: Ventotene (LT), Raduno del direttivo desmodromico [Agosto 2008]
Siete dei grandi! il report di Mastro è fantastico .
Ventotene sembra veramente un piccolo paradiso.
Ventotene sembra veramente un piccolo paradiso.