Distribuzione desmodromica... al tramonto?

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monsterinside
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Re: Distribuzione desmodromica... al tramonto?

Messaggio da monsterinside » 20/10/2020, 20:14

Desmobruno ha scritto:
20/10/2020, 12:11
monsterinside ha scritto:
19/10/2020, 12:35
......... le cinghie erano un tratto distintivo delle rosse. ............
Questione di punti di vista, io che ho qualche anno più di te, vedo le cinghie come l' invenzione del diavolo; ducatisticamente parlando, io sono nato con le coppie coniche.
Io vedo l' avvento delle molle come una naturale semplificazione ed abbattimento dei costi, d' altronde il target di persone a cui è destinata la MTS V4, non sa' neppure cosa sia la distribuzione desmodromica...Perchè fargliela pagare ?
Si lo so che é nata con le coppie coniche.. era per far capire lo sviluppo e comunque comcordo e appoggio quello che hai scritto
Ms402 ha scritto:
20/10/2020, 11:45
Ma la Ducati non è (era) la Ferrari a 2 ruote? Vi immaginate una Ferrari jtd 😲 solo perché si vendono più diesel? Naaa. Lasciamo stare i numeri e avanti con la tecnologia mantenendo i punti fermi. Superiamo che il gruppo crucco capisca e si fermi, altrimenti addio a baracca e burattini.
bhe anche i puristi hanno gridato allo scandalo con l'avvento del turbo e del downsize su una ferrari. A mio avviso bisogna (ahimè) che le case si adeguino ai tempi...


:biking:

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Ms402
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Re: Distribuzione desmodromica... al tramonto?

Messaggio da Ms402 » 21/10/2020, 11:52

L'asse a camme in testa con le molle valvola di richiamo non è evoluzione. Avrei capito se puntavano sul piezoelettrico. Comunque io per il momento vado con la mia vecchietta che si difende ancora bene.


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Distribuzione desmodromica... al tramonto?

Messaggio da Neo9686 » 21/10/2020, 12:31

Secondo me si sta perdendo un po’ di vista il problema reale. Parlare del fatto che il desmo sia esclusivo e bello è una cosa personale e probabilmente potremmo fare lo stesso discorso anche per le cinghie e tutto il resto. Secondo me bisognerebbe, al momento, ragionare solo sulla multistrada. Partendo dalla 2010 si è passati:

- a dover trovare spazio in basso (poca luce a terra)
- in avanti (avvento del 19)
- indietro (allungare il forcellone)
- in alto (maggiore corsa per le nuove norme)
- di nuovo in basso (baricentro troppo alto della enduro e difficoltà a bassa velocità).

Mi sembra evidente che o si levava il desmo o si cambiava l’angolo dei cilindri. Qualcuno avrebbe preferito la seconda? Io neanche un po’, personalmente parlando... su una moto turistica attuale il vantaggio del desmo è solo sulla carta. Se lo toglieranno anche dalle sportive allora si che sarà una perdita.


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Re: Distribuzione desmodromica... al tramonto?

Messaggio da Rhodos » 23/10/2020, 22:13

Io da ragazzino negli anni '90 non capivo nulla di moto ma il Monster mi piaceva. Ora da un paio di anni mi son fatto la prima moto, un Monster del '97, ne capisco un po' di piú e per quello che mi riguarda le Ducati degli ultimi anni non sono piú vere Ducati. Troppa plastica, troppa elettronica, forme troppo spigolose. La nuova streetfighter é sí impressionante ma sembra una Yamaha, e tra 7-8 anni magari sembrerá anche brutta. Qualche mese fa ho visto una 888 rossa parcheggiata, sembrava un aeroplano a riposo, quasi toglieva il fiato a guardarla.
Quando ho letto che le Diavel hanno la partenza a razzo assistita elettronicamente su 3 livelli quasi non ci credevo. Passi il controllo della trazione per la sicurezza, ma se il divertimento di una partenza lo lasci all'elettronica, dov'é il senso?



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Re: Distribuzione desmodromica... al tramonto?

Messaggio da viruslox » 24/10/2020, 22:54

Ducati? Ma non aveva gia' chiuso nel 2006?


"Qui a Phillip Island ogni tanto ti becchi qualche uccello addosso, nel senso di volatile dico". [Max Biaggi]

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Cazzo sei, il mio sosia? [MASTROPIPAIO]   :lol:

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Re: Distribuzione desmodromica... al tramonto?

Messaggio da Mangiabulloni » 25/10/2020, 19:35

Nella storia di Ducati ci sono stai modelli desmo e non desmo, su una turistica che fa alte percorrenze annue, il desmo è solo un di più, che la maggioranza non si accorgerà mai di avere, poi con le emissioni che tengono conto anche dei cambi olio, un intervallo di 60k chilometri permette di bilanciare il livello di co2 generato da una linea di Sbk che rimangono desmo...per non parlare delle officine in grado di seguirle che sono sempre meno.

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Ciao,

Franco.

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Re: Distribuzione desmodromica... al tramonto?

Messaggio da davdesmo » 26/10/2020, 18:22

Toc toc... posso? Sì, esisto :)

Dico la mia, secondo me il problema fondamentalmente è un altro.
Il desmo ha una funzione di base, che è quella di fornire prestazioni. Ok? Non ci piove.
Bene, adesso stiamo parlando di una moto "turistica" con 170cv
CENTOSETTANTACAVALLI!!!!
La mia Alfa 75 ne ha 148 e vi garantisco che non è esattamente "ferma"

Centosettantacavalli sono tanti, tantissimi, un'enormità, una follia fuori da qualsiasi autodromo (e anche su moti autodromi)
Su una moto destinata ad esser guidata non dai Dovizioso, Stoner e Capirossi ma dal dentista dott. Gargiulo o dall'avvocato dott. Brambilla

Quindi elettronica a gògò che di quei 170cv in realtà ne posa per terra moooooolti di meno, quelli che un Gargiulo ed un Brambilla qualsiasi possono posare per terra senza ammazzarsi nei primi trenta metri di rodaggio

E allora la domanda sorge spontanea: a cosa serve un sistema complesso, costoso, raffinatissimo per portare la potenza da 150 a 170cv quando poi c'è bisogno di un grammo di silicio che ne azzoppi 120 prima che l'asino seduto sopra si azzoppi lui e chi gli sta intorno?

Vah, torno a trafficare per ridare vita ai 50ciuchini della mia Indiana
Desmodromica!



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