Inizio la giornata con un?ottima colazione e con assunzioni d?integratori salini
, so che la giornata sarà calda e afosa e perderò tanti liquidi per questo non perdo tempo e inizio già di mattina a prepararmi per il pomeriggio. Con il proseguire della giornata, la tensione aumentava e così decido di andare a fare un giro in bici per svagarmi un po? e per fare un piccolo risveglio muscolare, mi faccio mezzora tranquilla e alla fine mi ritrovo in ottime condizioni, la tensione mi era passata ed i miei muscoli erano al 100% attivi
.A pranzo, 11.30 per la giornata, ho mangiato un ottimo panino,per l?occasione con la nutella, frutta e verdura e per finire un buon caffè.
A mezzogiorno mi avvio con la mia bimba 749 in direzione Cavanella Po, più semplicemente conosciuta come pista di Adria, per riuscire a fare il pagamento e per levare targa e specchi per l?orario d?apertura del turno.
Arrivato all?autodromo aspetto qualche minuto che arrivino i miei amici d?avventura, Matteo con 636 e Danny con R1.
Arrivano le 13.15, il gran momento, entriamo in pista, io sapendo di essere il più lento
decido di partire per terzo. Anche se non è più la prima volta, e la pista in questione non è il Mugello, l?emozione è tanta.
I primi tre giri vado piano, non mi fido a piegare sento le gomme fredde, ?cavoli gli altri stanno già girando forte?, e così provo a forzare il ritmo.
Il primo turno, durato una ventina di minuti, non sono contento di come vado, sono duro e impacciato come non avessi mai guidato una moto e per di più dopo soli 10 giri la stanchezza si fa sentire e sono costretto a rientrare.
Nel paddok controllo le gomme sono strappate sui fianchi, cavoli, l?olio, cambiato 500 chilometri prima, è ancora bello le pastiglie dei freni sono a posto.
Dopo essermi dissetato con un buon gatorade e aver ripreso le forze rientriamo, anche qui decido di stare ultimo.
Il caldo si fa sentire, 33 C°l?aria, la moto stà sempre sui 92 C°, ma riesco subito ad abituarmi, già da subito giro meglio, dopo due giri provo a forzare e al terzo giro ho entrambe le ginocchia che toccano per terra, wow è sempre una bella sensazione.
Decido di trattenere la foga e di cominciare a mettere in pratica tutti gli insegnamenti datemi da Corrado, comincio a girare più tranquillo, sposto il sedere all?interno curva e faccio scorrere la moto in centro curva e spalanco il gas subito dopo aver passato la corda, per farvi capire bene ci vorrebbero i gesti di Ruggero
. I tempi cominciamo a scendere ho il passo del 1.34, alto per gli altri motociclisti ma per me un bel traguardo dato che l?anno precedente giravo in 1.38.E cosi via, atra uscita e altro tempo abbassato, quando rientravo ai box notavo che la gomma non era più strappata, ora di fine giornata giravo in 1.31.
Guardo l?ora che si trova sul traguardo segna le 16.51, decido di completare il giro e di rientrare, anche per quest?anno mi sono sfogato in pista.
Passo il rettilineo, a 150 metri inizio a frenare, la pompa mi va a fine corsa
, merda non frena, provo una seconda volta mi blocca l?anteriore e mi si chiude un po? lo sterzo, mollo per non finire a terra, terza pompata, a vuoto anche questa volta, scalo una marcia e mi aiuto un po? con il posteriore, quarta pinzata e subito il bloccaccio, non riesco a fare in tempo a mollare che?????????????????????? vuoto?????????Inizio a ricordare che gli addetti al primo soccorso mi stanno sfilando la tutta, subito non riesco a respirare, da lì in avanti sapete già un po? tutto.
