Report Ledenon 5-6 luglio 2008
Inviato: 08/07/2008, 7:06
Eccomi qui per il più duro dei report da tre anni a questa parte.
Questa volta il bilancio è pesante e malgrado tutto, la bellissima compagnia, l'emozione e la suspance dei prepartivi, il viaggio in ottima compagnia, dopo quanto mi era successo a Valle e dopo più volte aver ragionato su quanto mi fosse andata bene in tutti i sensi, penso di aver pagato dazio, e anche tanto.
La moto è messa proprio male e dubito fortemente valga la pena di sistemarla.
Di sicuro non mi dò per vinto, oramai è saltata Monza (era una trasferta alla quale tenevo tantissimo), ma per Rijeka con i Bradipi a fine ottobre con qualche cosa voglio esserci !
La partenza con il buon Xavier è stata precisa e il Power furgone ha fatto il suo (ca@@o quanto che beve!!!). Come sempre le autostrade francesi ringraziano i pirla italiani (in Italia si con quei soldi si và fino in Sicilia!!!).
Arrivati, prendiamo il box e dopo una mezzoretta iniziano gli arrivi Bradipi. Il primo che conosco è Miche1. La conferma dei quanto avevo già visto a Magny Cours. Tutta bella gente e giusta. Mica come quelli dei box a fianco che si rincorrono per il paddock con il martello in mano
E' stato proprio bello rivedersi con i Bradipi di Magny e conoscere i nuovi. Elencare tutti sarebbe troppo, dico solo che è una compagnia nella quale mi pare di essere da sempre.
La sera giro in pista, e ................ non mi convince da subito. La pista non è pericolosa, ma RISCHIOSA. Ci sono molti punti dove si và a memoria, tratti brevi che non ti consentono errori di memorizzazione. In sonstanza o vai piano e puoi correggere o vai forte e vai a memoria assoluta. Qui il motore conta relativamente.
La mattina ci si prepara e si entra subito. Un pò di giri molto lenti per capire e vedere comè la pista da dentro. Pur girando non in totale scioltezza si và in 2.06/2.08 . Esco e sono stupito da quanto male si girasse malgrado non ci fosse intenzione di fare "numeri". Rientro e faccio altri due turni provando a migliorare le traiettorie ed ad alzare il ritmo sempre rigorosamente senza prendersi rischi inutili. Le sensazioni sono tutte negative. Non sento le gomme (prima volta con le Bridgestone), la moto è dura e pesante, alcune curve sono ostiche e mi ritrovo molto rigido e legato sulla moto (esco poco).
Il pomeriggio mi faccio sistemare le sospensioni da Roby Festa (grazie gran bel lavoro), la differenza si sente e pur se il caldo si fà sentire mi sento molto meglio (però la pista proprio non mi piace). In particolare è molto difficile sorpassare, e chi ti sorpassa essendo la traiettoria una e di un metro ci si ritrova spesso con qualcuno che o ti frena o ti passa con margini veramente limitati.
Di una cosa sono cosciente e la dico e me la ripeto. Qui non ha senso sdraiarsi. Perciò nessun rischio e nessun azzardo.
Dopo una bella serata passata per la città di Nimes a cercare un concessionario con una leva frizione per il Xavier, arriviamo in circuito e la combriccola Bradipa stà festeggiando. Facciamo un bel brindisi a Silver (congratulazioni ancora) e tra racconti mirabolanti e avventure varie si arriva in branda e ci si mette poco a dormire vista la stanchezza accumulata.
La mattina si sente già odore di BraipoRAce. Infatti tutti sono più "professionali" e concentrati. Non c'è più lo scazzo imperante, perchè bene o male tutti ci tengono a fare la loro porca figura ed essendo tutti dei gran altruisti, tutti vogliono lasciare l'onore del podio Bradipo ad "altri".
Anch'io mi sento meglio e mi muovo meglio, faccio due entrate ed alla seconda in 10 giri faccio 1.42 basso costante con due 1.41 alti. Bene il ritmo ed il passo sono questi. Le uniche cose in comune al giorno precedente sono la mancanza in generale di confidenza con l'asfalto e ........ la pista che non mi piace.
Verso le 12.00 entro per l'ultimo raund prima della garetta. Decido di cambiare un paio di traiettorie che Davide (DBBD) mi ha detto ancora troppo strette. Entro primo giro ad andatura sostenuta ma in tutta tranquillità, pista libera davanti a mè, via tornantino in salita rettilineo 5° in fondo, non freno come solo dal turno precedente sono riuscito a fare, a metà della prima curva giù una marcia, in entrata della terza giù un altra, affronto più largo e sento che è meglio, perchè mi pare di essere più dritto e posso aprire prima, poi ........................ non sò. Mi ritrovo a sbatacchiare il casco per terra, mi sento rotolare per un attimo corro e cado, non sò come son messo ma sò che sono caduto e che è il posteriore che mi ha mollato. Non è una scilvolata perchè sbatto ripetutamente il casco dietro. La tuta è linda se non fosse per la schiena e la gobba pestate.
Quando tutto finisce, provo a fatica ad alzarmi. Mi gira la testa e sono un pò rintronato. Sento subito dolore al gomito ed alla caviglia. La schiena è dura ma mi muovo. La moto è accesa. Si trova a due tre metri da mè. Vado e giro la chiave e la spengo. Poi la scena che mi abbatte. Vedo il contabilometri da una parte il cupolino e il cruscotto spaccati, pezzi un pò di quà e di là, mi accorgo di non avere la visiera e mi cala la morte addosso. Ho fatto un disastro. Mi avvio sconsolato verso l'interno della via di fuga e non sò che dire. Arriva il commissario e ........... mi accorgo che faccio fattica a camminare diritto, così mi sdraio perterra. Mentre il commissario mi interroga sul da farsi, io apro la tuta, mi tolgo i guanti e rimango fermo. Sento il commissario che mi chiede ancora se far venire l'ambulanza e nel frattempo parla con gli altri via radio. Capisco che non ci sono tanto e allora gli dico che và bene. Arriva mi pare in un attimo. Mi alzo da solo e vado verso l'ambulanza togliendomi il casco. Il primo medico mi chiede come stà e si fà un ceck sul posto. La caviglia fà male ma mi muovo. Il gomito lo piego anche se fà un pò male.
In infermeria mi danno tre pastiglie che mi ammazzano lo stomaco per tutto il giorno. Dovevo mangiare sennò mi si rompeva...... Il dopo per mè quasi non c'è più, non sò nemmeno bene chi ho salutato. Qualcuno forse non l'ho nemmeno salutato ma non l'ho fatto apposta.... ero "morto".
Nel viaggio di ritorno ho dormito e il povero Xavier si è sorbito tutto il carico della trasferta. Non avevo voglia di parlare molto.
Per fortuna che c'era una bella compagnia, altrimenti come mi son detto tante volte, "chi me lo fà fare"................
SO' SOLO UNA COSA, IO PRIMA DI FINE STAGIONE LE RUOTE IN PISTA CON QUALCHE COSA CE LE RIMETTO, E SO' CHE DOVRO' TORNARE A LEDENON, PERCHE' HO UN CONTO IN SOSPESO, ANCHE GIRANDO IN TRE MINUTI, MA E' UNA SFIDA DA VINCERE.
Questa volta il bilancio è pesante e malgrado tutto, la bellissima compagnia, l'emozione e la suspance dei prepartivi, il viaggio in ottima compagnia, dopo quanto mi era successo a Valle e dopo più volte aver ragionato su quanto mi fosse andata bene in tutti i sensi, penso di aver pagato dazio, e anche tanto.
La moto è messa proprio male e dubito fortemente valga la pena di sistemarla.
Di sicuro non mi dò per vinto, oramai è saltata Monza (era una trasferta alla quale tenevo tantissimo), ma per Rijeka con i Bradipi a fine ottobre con qualche cosa voglio esserci !
La partenza con il buon Xavier è stata precisa e il Power furgone ha fatto il suo (ca@@o quanto che beve!!!). Come sempre le autostrade francesi ringraziano i pirla italiani (in Italia si con quei soldi si và fino in Sicilia!!!).
Arrivati, prendiamo il box e dopo una mezzoretta iniziano gli arrivi Bradipi. Il primo che conosco è Miche1. La conferma dei quanto avevo già visto a Magny Cours. Tutta bella gente e giusta. Mica come quelli dei box a fianco che si rincorrono per il paddock con il martello in mano
E' stato proprio bello rivedersi con i Bradipi di Magny e conoscere i nuovi. Elencare tutti sarebbe troppo, dico solo che è una compagnia nella quale mi pare di essere da sempre.
La sera giro in pista, e ................ non mi convince da subito. La pista non è pericolosa, ma RISCHIOSA. Ci sono molti punti dove si và a memoria, tratti brevi che non ti consentono errori di memorizzazione. In sonstanza o vai piano e puoi correggere o vai forte e vai a memoria assoluta. Qui il motore conta relativamente.
La mattina ci si prepara e si entra subito. Un pò di giri molto lenti per capire e vedere comè la pista da dentro. Pur girando non in totale scioltezza si và in 2.06/2.08 . Esco e sono stupito da quanto male si girasse malgrado non ci fosse intenzione di fare "numeri". Rientro e faccio altri due turni provando a migliorare le traiettorie ed ad alzare il ritmo sempre rigorosamente senza prendersi rischi inutili. Le sensazioni sono tutte negative. Non sento le gomme (prima volta con le Bridgestone), la moto è dura e pesante, alcune curve sono ostiche e mi ritrovo molto rigido e legato sulla moto (esco poco).
Il pomeriggio mi faccio sistemare le sospensioni da Roby Festa (grazie gran bel lavoro), la differenza si sente e pur se il caldo si fà sentire mi sento molto meglio (però la pista proprio non mi piace). In particolare è molto difficile sorpassare, e chi ti sorpassa essendo la traiettoria una e di un metro ci si ritrova spesso con qualcuno che o ti frena o ti passa con margini veramente limitati.
Di una cosa sono cosciente e la dico e me la ripeto. Qui non ha senso sdraiarsi. Perciò nessun rischio e nessun azzardo.
Dopo una bella serata passata per la città di Nimes a cercare un concessionario con una leva frizione per il Xavier, arriviamo in circuito e la combriccola Bradipa stà festeggiando. Facciamo un bel brindisi a Silver (congratulazioni ancora) e tra racconti mirabolanti e avventure varie si arriva in branda e ci si mette poco a dormire vista la stanchezza accumulata.
La mattina si sente già odore di BraipoRAce. Infatti tutti sono più "professionali" e concentrati. Non c'è più lo scazzo imperante, perchè bene o male tutti ci tengono a fare la loro porca figura ed essendo tutti dei gran altruisti, tutti vogliono lasciare l'onore del podio Bradipo ad "altri".
Anch'io mi sento meglio e mi muovo meglio, faccio due entrate ed alla seconda in 10 giri faccio 1.42 basso costante con due 1.41 alti. Bene il ritmo ed il passo sono questi. Le uniche cose in comune al giorno precedente sono la mancanza in generale di confidenza con l'asfalto e ........ la pista che non mi piace.
Verso le 12.00 entro per l'ultimo raund prima della garetta. Decido di cambiare un paio di traiettorie che Davide (DBBD) mi ha detto ancora troppo strette. Entro primo giro ad andatura sostenuta ma in tutta tranquillità, pista libera davanti a mè, via tornantino in salita rettilineo 5° in fondo, non freno come solo dal turno precedente sono riuscito a fare, a metà della prima curva giù una marcia, in entrata della terza giù un altra, affronto più largo e sento che è meglio, perchè mi pare di essere più dritto e posso aprire prima, poi ........................ non sò. Mi ritrovo a sbatacchiare il casco per terra, mi sento rotolare per un attimo corro e cado, non sò come son messo ma sò che sono caduto e che è il posteriore che mi ha mollato. Non è una scilvolata perchè sbatto ripetutamente il casco dietro. La tuta è linda se non fosse per la schiena e la gobba pestate.
Quando tutto finisce, provo a fatica ad alzarmi. Mi gira la testa e sono un pò rintronato. Sento subito dolore al gomito ed alla caviglia. La schiena è dura ma mi muovo. La moto è accesa. Si trova a due tre metri da mè. Vado e giro la chiave e la spengo. Poi la scena che mi abbatte. Vedo il contabilometri da una parte il cupolino e il cruscotto spaccati, pezzi un pò di quà e di là, mi accorgo di non avere la visiera e mi cala la morte addosso. Ho fatto un disastro. Mi avvio sconsolato verso l'interno della via di fuga e non sò che dire. Arriva il commissario e ........... mi accorgo che faccio fattica a camminare diritto, così mi sdraio perterra. Mentre il commissario mi interroga sul da farsi, io apro la tuta, mi tolgo i guanti e rimango fermo. Sento il commissario che mi chiede ancora se far venire l'ambulanza e nel frattempo parla con gli altri via radio. Capisco che non ci sono tanto e allora gli dico che và bene. Arriva mi pare in un attimo. Mi alzo da solo e vado verso l'ambulanza togliendomi il casco. Il primo medico mi chiede come stà e si fà un ceck sul posto. La caviglia fà male ma mi muovo. Il gomito lo piego anche se fà un pò male.
In infermeria mi danno tre pastiglie che mi ammazzano lo stomaco per tutto il giorno. Dovevo mangiare sennò mi si rompeva...... Il dopo per mè quasi non c'è più, non sò nemmeno bene chi ho salutato. Qualcuno forse non l'ho nemmeno salutato ma non l'ho fatto apposta.... ero "morto".
Nel viaggio di ritorno ho dormito e il povero Xavier si è sorbito tutto il carico della trasferta. Non avevo voglia di parlare molto.
Per fortuna che c'era una bella compagnia, altrimenti come mi son detto tante volte, "chi me lo fà fare"................
SO' SOLO UNA COSA, IO PRIMA DI FINE STAGIONE LE RUOTE IN PISTA CON QUALCHE COSA CE LE RIMETTO, E SO' CHE DOVRO' TORNARE A LEDENON, PERCHE' HO UN CONTO IN SOSPESO, ANCHE GIRANDO IN TRE MINUTI, MA E' UNA SFIDA DA VINCERE.