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Quote ciclistiche e comportamento moto

Inviato: 08/10/2019, 9:38
da monsterinside
Ragazzi buongiorno. È da tanto che mi chiedo come influiscano le quote ciclistiche sulla dinamica della moto. So che è anche un discorso molto complesso ma mi accontento di un'infarinatura.
La mia curiosità si è intensificata da quando ho provato il triumph Street 765 di un amico in pista(io ho un monster s2r 1000). All'inizio scendendo dal monster e salendo su 765, ho avuto la sensazione di gomma anteriore bucata. Sembrava che non volesse scendere in piega e tendeva quasi ad addrizzare ma una volta presa la mano, ho notato un appoggio e una stabilità della ruota anteriore spettacolare. Cosa che sul mio Monster non ho mai percepito. La trovo molto nervosa e sembro sempre impiccato. Sono andato in rete e ho scoperto che il 765 ha un'apertura cannotto di sterzo di 24.9 gradi a differenza del mio che è di 24 .
Interasse triumph 1410;
monster interasse di 1440;
Adesso mi chiedo: possibile che l'effetto sia dovuto a quasi un grado di inclinazione cannotto nonostante interasse più corto??
Come cambia il comportamento della moto a parità di interasse e con angolazione canotto diverso?
E con angolazione uguale e interasse diverso?
Interasse e angolazione uguale e avancorsa diversa?
Insomma, mi illuminate nelle varie casistiche?
Grazie mille

Re: Quote ciclistiche e comportamento moto

Inviato: 08/10/2019, 14:44
da DUCASBK
In generale, due modelli di moto di marca diversa sono completamente diverse in...tutto!

Già solo la distribuzione dei pesi, statici e con il pilota in sella, possono cambiare radicalmente le sensazioni di guida, per non parlare delle altezze, lavoro delle sospensioni, gomme, cerchi, dischi freno... Non è sufficiente la diversa angolazione del cannotto di sterzo o la misura dell'interasse a giustificare eventuali differenze dinamiche. Ad esempio, la SS 900 ie da guidare è veramente "tosta e maschia". Eppure ha un interasse minore (1395 mm) ed una inclinazione di sterzo (24 gradi) tali da poter far pensare il contrario rispetto alla 1098 con interasse di 1430 mm ed inclinazione di sterzo di 24,5 gradi (le misure sono andato a memoria, ma più o meno ci siamo!) che, invece, risulta decisamente più facile.

L’inclinazione del cannotto di sterzo è dato dal valore dell’angolo tra il piano d'appoggio (la strada) e l’asse del cannotto stesso a moto scarica. Un valore minore dell’inclinazione del cannotto tenderà a tenere diritto il manubrio (effetto raddrizzante sul manubrio) durante la marcia ma lo renderà più reattivo ai comandi. Viceversa un angolo di sterzo maggiore che renderà il manubrio a restare meno dritto ma meno reattivo ai comandi.

L'avancorsa è la misura data tra il punto di intersezione della proiezione dell’asse dello sterzo con il piano d'appoggio (la strada) ed il punto di contatto della ruota con il piano stradale. A parità di ciclistica, maggiore è il valore d'avancorsa e maggiore e la stabilità della moto. Viceversa andando a diminuire l'avancorsa.

l’interasse è la distanza della proiezione ortogonale dei perni della ruota anteriore e della ruota posteriore. In generale, un interasse lungo porta stabilità, viceversa un interasse corto.

Partendo da questi concetti di base, ti puoi fare un'idea moooolto generale di come si comporta uno moto a seconda della variazione dei diversi parametri base della ciclistica. Vero è però quello che ti ho scritto sopra, che ribalta completamente la teoria in funzione di ben altri parametri non strettamente legati a questi. Diciamo che, di base, si possono prendere spunti per modificare il comportamento dinamico della moto... senza parlare poi di off-set delle piastre di sterzo ed altezze, regolazioni e tipologia delle sospensioni, del cinematismo progressivo (quando presente) del mono, ecc.

Ciao

Marco

Re: Quote ciclistiche e comportamento moto

Inviato: 08/10/2019, 17:55
da salvarex80
Senza contare che nella dinamica della moto, un motore 3 cilindri in linea ha un comportamento totalmente diverso rispetto a un twin desmodromico, come reazioni a prescindere da assetto, angolo offset, lunghezza forcellone, sistema link mono posteriore ecc ecc...... Sono in pratica come il giorno e la notte! 😅
Comunque per la tua fame di sapere, ti consiglio una lettura interessante
Un libro di Gaetano Cocco " Dinamica e tecnica della motocicletta"
Lo trovi in vendita online cercando su Google, molto chiaro e spiegato molto bene, qualcuno del forum lo aveva già acquistato su mio consiglio e io stesso ne ho una copia sempre a portata di mano, potrai soddisfare molte tue curiosità! 😉

Re: Quote ciclistiche e comportamento moto

Inviato: 08/10/2019, 20:27
da monsterinside
Vedo se posso trovare il libro...
Un esempio:
Tra moto(facciamo finta sia la stessa) con interasse 1300 e cannotto 25 e una con cannotto 23 e interasse 1400(sparo numeri a caso), che differenze di comportamento avrebbero o si dovrebbero notare?

Re: Quote ciclistiche e comportamento moto

Inviato: 09/10/2019, 8:36
da salvarex80
Ci sono troppe variabili, non è facile spiegare via post le differenze di comportamento!
Non è come montare uno scarico lungo oppure uno corto!

Re: Quote ciclistiche e comportamento moto

Inviato: 22/10/2019, 14:53
da cipi998
ciao come ho già raccontato molte volte
io con la mia 998 moltissimi anni fa (mugello) sono stato illuminato dal capotennico dell allora team
guendalini il quale alla mia domanda se mi poteva dare una mano con l'assetto della mia 998
mi diede le misure (altezza posteriore con squadrino e sfilo forcella da sottopiastra)
da quel momento mi si è aperto un mondo e sono andato costantemente a migliorare come guida ed anche come tempi
con qualsiasi gomma e misura (posteriore) con cannotto chiuso ed aperto e con salvatore
abbiamo ulteriormente raffinato il tutto con molle diverse all anteriore e precaricatore al posteriore
naturalmente ogni moto a la sua indole ma credimi l'interasse e apertura cannotto sono secondari in primis
le altezzze e le giuste molle per il tuo peso poi tutto il resto