Bene, riprendiamo in mano il discorso condotti!!
Come già accennato, a questo livello di preparazione è quella di non andare a stravolgere la forma, di massima, dei condotti. Per chiarezza: non andremo a modificare l'inclinazione delle valvole, dei condotti o a fare quegli interventi che necessitano di un ulteriore approccio alla modifica utilizzando un banco di flussaggio.
Si tratterà di andare a raccordare il condotto rispetto ai lavori che abbiamo già effettuato in zona sede valvola e raccordo collettore aspirazione. Può sembrare poco, ma già solo rifinire i condotti dalle "vergogne" delle fusioni di serie porta a dei vantaggi sensibli, andando ad ottimizzarli con i ritocchi che abbiamo fatto porterà a dei risultati che fanno la differenza rispetto ad un motore di serie.
La regola base di massima è: il condotto deve avere una sezione convergente verso la camera di scoppio, sia che si tratti di un condotto di scarico che di aspirazione. Sostanzialmente si deve ottimizzare i condotti in modo da sfruttare il principio di venturi che prevede che un fluido (concetto applicabile anche ad i gas!!) che si muove all’interno di un condotto, aumenta o diminuisce la sua pressione in funzione della sua velocità. Questo ha delle implicazioni interessanti applicato ai condotti del nostro motore:
- condotto di aspirazione convergente = la colonna gassosa in movimento verso la camera di scoppio diminuisce la sua pressione ed aumenta la sua velocità, permettendo alla carica fresca di avere una maggiore entropia e di riuscire ad effettuare una fase di lavaggio ottimale;
- condotto di scarico divergente (uscendo dalla testa!) = la colonna gassosa in movimento verso il tubo di scarico diminuisce la sua velocità ed aumenta la sua pressione, permettendo una buona fuoriuscita dei gas di scarico che non tenderanno a rientrare nella camera di scoppio andando quindi ad inquinare la carica fresca.
Specie sui 2V la cosa è un pò complicata da ottenere, in particolare sul condotto di aspirazione, a causa della sua lunghezza e non linearità. In questo caso, già riuscire a mantenere il più possibile uniforme il diametro del condotto lungo la sua lunghezza è un risultato soddisfacente!! E' fondamentale quindi riuscire a misurare la lunghezza del condotto ed i suoi diametri lungo più punti possibile per capire come e dove intervenire con la fresa per modellarlo. Per misurare i suoi diametri servirà un attrezzo specifico: un compasso con due contropunte:
Contropunte.jpg
Per misurarne la sua lunghezza, vi consiglio di utilizzare del filo di ferro da stendere lungo il condotto, almeno seguendo quattro linee (sopra, sotto e i due lati) per poi misurarlo e farvi un disegno in scala 1:1 il più possibile fedele alla realtà, delle quattro sezioni del condotto.
Toglietevi dalla testa di tagliare i guida valvola a meno di non voler revisionare il motore di continuo. Considerate che sui motori "da corsa" puri, quando si effettua questo intervento (quando e se consentito dal regolamento), dopo ogni gara si passa ad una revisione. E' importante raccordare a modo la zona del condotto di appoggio al guida valvola.
Considerate che a partire da quel punto la sezione del condotto si restringe!! Avete di mezzo il supporto guida valvola, la guida valvola e lo stelo valvola stesso che ne causano una diminuzione della superficie di sezione.
Appare evidente che la zona compresa fra il supporto guida valvola e la sede valvola è la più "tormentata" di tutto il condotto ed è qui che si deve raccordare e misurare il tutto al meglio per evitare turbolenze, salti di diametro e scalini.
Ad una prima vista, in particolare dopo aver lavorato la zona della sede valvola come descritto sopra, proprio questa zona sembra avere un diametro enorme rispetto alla zona appena sopra (area guida, stelo, ecc...). Non è esattamente così, se pensate al fatto che proprio li ci troviamo a che fare con il fungo della valvola che altri non è che un restringimento mobile del condotto. Quindi, in questa zona, il diametro massimo del condotto non sarà da prendere all'altezza dell'inizio della forma del fungo valvola, come illustrato in questa immagine di una testa 1098 TS:
1098 sec.jpg
Nella zona di condotto successiva a questo diametro, procedendo verso la camera di scoppio, è quindi normale ritrovarsi con una forma divergente che va ad essere raccordata sino al profilo del guida valvola essendo, di fatto e nel complesso dell'insieme, un restringimento continuo sino allo sfociare nella camera di scoppio.
... to be continued...
Ciao
Marco