motoristica di base: l'olio

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yassassin83
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motoristica di base: l'olio

Messaggio da yassassin83 » 09/06/2013, 8:27

Buongiorno a tutti: come anticipato nella mia presentazione sono un appassionato di meccanica che non ha mai potuto approfondire questa disciplina. Vorrei coinvolgervi con una serie di post che espongano domande chiare sulle basi dei motori con una certa verticalizzazione sui motori ducati. Ho diverse la cune sulle basi che ho deciso di colmare e vorrei cominciare oggi con l'olio nei nostri motori. Vi vorrei chiedere cortesemente se potete spiegarmi quale è il percorso dell'olio nel nostro motore. Per quel che ne so io le parti mobili potrebbero star tranquillamente a mollo nelll'olio. Invece leggo di circuiti di conduzione, pompe e valvole. Potete chiarirmi le idee? Nei motori con frizione a bagno l'olio lubrifica frizione e motore mentre nei motori con frizione a secco l'olio serve solo per cilindri e albero, che considerazioni devono essere fatte dal punto di vista dell'olio da usare in un caso e nell'altro? Perche un olio per auto non e adatto alle moto? Grazie mille a tutti per la collaborazione!


[center][img]http://i34.servimg.com/u/f34/18/34/44/32/firma10.png[/img][/center]

Alex Graphic
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Re: motoristica di base: l'olio

Messaggio da Alex Graphic » 09/06/2013, 9:10

ciao !
ti posso postare il percorso che fa l'olio all'interno del nostro 695, con la descrizione dei vari passaggi che si trova sul manuale d'officina.

Immagine

Descrizione impianto di lubrificazione

Lubrificazione forzata a mezzo pompa ad ingranaggi, con valvola by-pass di sovrapressione incorporata, rete di filtrazione in aspirazione, cartuccia intercambiabile in mandata con valvola di sicurezza per intasamento della stessa, indicatore bassa pressione sul cruscotto.

Il circuito di lubrificazione comprende i seguenti componenti:
A Filtro a rete
B Molla by-pass
C Pompa olio
D Semicuscinetti biella
E Coperchio frizione
F Mandata olio alle teste
G Testa
H Cilindro
I Pistone
L Cambio
M Gruppo volano avviamento
N Albero motore
O Molla by-pass/lamella
P Filtro a cartuccia
Q Dischi frizione

Descrizione ciclo di funzionamento impianto di lubrificazione

La pompa olio (C) è del tipo ad ingranaggi e prende il moto dall?albero motore tramite una coppia dentata. La sua portata è quindi in funzione del regime di rotazione (vedi valori di controllo alla Sez. D 5 ?Controllo pressione olio motore?).
All'interno della pompa agisce una valvola limitatrice (B) che rimanda l'eccedenza di olio in aspirazione, in caso di pressione eccessiva.
L?olio viene prelevato dalla coppa, attraverso un filtro a rete (A) che trattiene le eventuali impurità grossolane che potrebbero danneggiare la pompa.
All?uscita della pompa l?olio circola nel filtro a cartuccia (P), protetto, al suo interno, da una valvola antintasamento che garantisce comunque una corretta circolazione (in caso di apertura però l?olio non è filtrato).
Dopo il filtro, l?olio si divide in tre canalizzazioni, due arrivano ai pistoni lubrificando anche i cuscinetti di banco.
La terza, attraverso un condotto del coperchio frizione (E), raggiunge l?albero motore (N).
L?olio, passando all?interno dell?albero motore, va a lubrificare i semi-cuscinetti (D) della testa di biella; una parte raggiunge i getti che raffreddano il cielo dei pistoni (L).
Continuando a fluire attraverso il canale interno all?albero motore, l?olio, mediante fori radiali sull?albero stesso, lubrifica l?anello interno ingranaggio avviamento e la ruota libera avviamento (M).
Infine, fuoriuscendo dalla parte opposta al suo ingresso, lubrifica il cuscinetto di supporto albero motore situato nel coperchio alternatore.
Attraverso i comandi (F) di mandata olio alle teste (G), l?olio lubrifica le camme degli alberi distribuzione.
L?olio, una volta uscito dal circuito in pressione e lubrificati i vari organi fin qui descritti, nel ricadere nel basamento, lubrifica la trasmissione primaria, il cambio ed i cuscinetti di supporto degli alberi cambio.
Il circuito di sfiato dei vapori che vengono a crearsi all?interno del basamento comprende una valvola di sfiato lamellare posta sulla sommità del semicarter destro, un serbatoio di recupero ed una tubazione di collegamento.


spero di esserti stato utile



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Re: motoristica di base: l'olio

Messaggio da yassassin83 » 09/06/2013, 9:25

grande Alex! non sapevo che sul manuale ci fossero anche delle spiegazioni sul funzionamento. me lo spulcio per bene allora.


[center][img]http://i34.servimg.com/u/f34/18/34/44/32/firma10.png[/img][/center]

Alex Graphic
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Re: motoristica di base: l'olio

Messaggio da Alex Graphic » 09/06/2013, 9:30

si sul manuale di officina non quello che davano insieme alla moto.
se ti serve dimmelo che ho la .iso e te la posso mandare. :-)



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Re: motoristica di base: l'olio

Messaggio da DUCASBK » 09/06/2013, 17:20

Non chattate!! Ripulisco :wink:

Ciao

Marco


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Alex Graphic
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Re: motoristica di base: l'olio

Messaggio da Alex Graphic » 09/06/2013, 17:41

scusa duca :-)

posto solo il link della mia iso,

mega.co.nz #!dENiiRqa!ROOEEG4_3YZic2gedH7YogroInpp7hGdedPpUnJ3wL8

yassassin prova a scaricarla e vedi se cambia qualcosa da quello che hai tu



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motoristica di base: l'olio

Messaggio da ustorio » 08/03/2016, 11:00

Pubblico questo articolo trovato sul forum del Burgman 400 ai tempi in cui possedevo tale scooter. Prosa a parte, lo ritengo abbastanza esaustivo
:ducrul:

L'olio motore principalmente deve svolgere 2 funzioni basilari: raffreddare e lubrificare. 

L'olio, che di per sé è un lubrificante, ha infatti anche l'importantissimo compito di raffreddare quelle parti del motore che non sono direttamente a contatto con il circuito di raffreddamento principale (come ad esempio i pistoni) e, nei modelli più datati (quelli definiti a raffreddamento misto "aria/olio"), ha una vera e propria funzione di "liquido di raffreddamento". 

La funzione lubrificante è quella più intuitiva ma dedico comunque qualche riga di questo articolo a spiegarne un po' più approfonditamente il significato. 

Il nostro caro (e spesso costoso) olio ha infatti il compito di far galleggiare i vari componenti creando una patina viscosa tra le superfici di contatto. 

In sostanza pensate all'albero motore di una moto lanciata a tutto gas sul rettilineo del Mugello a 15.000 giri. 

Se questo albero non fosse lubrificato ottimamente l'attrito tra albero/banco e albero/bielle creerebbe un innalzamento mostruoso della temperatura con conseguente grippaggio e fusione dei componenti. 

L'olio ha poi una funzione protettiva (ruggine e ossidazione) e detergente (pulizia delle morchie e dai residui). 

Detto questo credo che possiamo iniziare a parlare di come è fatto un olio. 

L'olio è composto da 2 elementi: BASE ed ADDITIVI 

La base è quella più "sponsorizzata" e può essere minerale, sintetica o semisintetica. 

Minerale -> ricavata direttamente dalla raffinazione del petrolio grezzo o da sostanze presenti in natura. 

Sintetica -> ricavata totalmente da molecole costruite in laboratorio. 

Semisintetica -> ricavata dal miscuglio delle due di prima. (la normativa vigente garantisce che per definire un olio "semisintetico" la parte sintetica deve essere almeno il 25% del totale, prima ne bastavano poche gocce). 

Gli additivi sono meno conosciuti e vengono presentati al pubblico come "accessori" dell'olio, in realtà un olio che non abbia nessun additivo, ci farebbe grippare dopo pochi metri 
(i primi additivi risalgono agli anni '30). Alcuni di essi hanno potere antiossidante, detergente, antiusura, antischiuma, magnetico, multigrado...ecc. 

Ora giochiamo un po' con i numeri. 

La numerologia dell'olio prevede principalmente due sigle SAE (la più conosciuta) ed API (che non c'entra nulla con il bue egizio). 

SAE 

La specifica SAE (Society of Automotive Engineers) è sinonimo di temperatura e viscosità (da non confondere con la densità, che è una cosa molto diversa). 

L'ideale è un olio che sia poco viscoso a freddo per lubrificare ( e quindi scorrere) velocemente il motore in accensione, ma anche abbastanza viscoso a caldo per garantire una adeguata lubrificazione / galleggiamento (restare attaccato alle superfici ). 

La sigla è composta da 2 numeri separati dalla lettera W. 

I numeri indicano appunto la viscosità 5-10-20 ecc. , un olio 5 è meno viscoso di un olio 20 quindi scorre meglio ma lubrifica / protegge peggio...ok? 

....facciamo un esempio: 

Olio con sigla 5W 50 che vuol dire? 

5 -> prendiamo l'olio, lo mettiamo a - 18° e misuriamo la viscosità, in questo caso 5, quindi è un olio che scorre bene a temperature molto basse (unità di misura è il centipoises).

W -> vuol dire Winter (si, proprio inverno) e sta ad indicare che il numero che sta prima indica la viscosità a freddo (in questo caso il 5). 

50 -> prendiamo l'olio, lo mettiamo a + 100° e misuriamo la viscosità, risultato 50, quindi è un olio che scorre male a caldo (ma questo ci interessa poco) ma protegge molto bene (questo ci interessa decisamente di più). (l'unità di misura è il centistoke ). 

Avrete notato che l'unità di misura tra le due temperature è cambiata....perchè? 
Perché l'olio ha la tendenza a diventare più fluido con l'aumentare della temperatura e quindi non è stato ritenuto conveniente utilizzare la stessa unità. 

Rimane invariata la regola che vuole una viscosità superiore all'aumentare del numero. 

In pratica non è possibile fare un confronto diretto tra il 5 a freddo ed il 50 a caldo quindi mettiamoci bene in mente che un olio 30W 30 non scorre allo stesso modo a -18° e a + 100°...ok? 

Bene andiamo avanti. 

Torniamo al nostro Gior6 lanciato a cannone al Mugello, se ha scelto un olio 10W 50 dovrebbe stare tranquillo sulla lubrificazione corretta del suo 600 giusto? 

Sbagliato! 

Perché? Perché la gradazione SAE ha effettuato la misurazione a +100° ma i moderni motori ad alte prestazioni portano l'olio a temperature superiori ai 150° (circa il 50% in più!!!). 

E qui ho scoperto l'esistenza dell' API. 

La classificazione API (American Petroleum Institute) indica la qualità intrinseca dell'olio e si esprime in lettere, S per i benzina e C per i diesel seguiti da un'altra lettera che indica la qualità (SA - SB - SC.......SH - SJ ..ecc.). 

In pratica prendono l'olio e lo massacrano, lo tritano, lo friggono, lo centrifugano e lo torturano. 

Poi vedono dopo il ciclo quanto "buono" è rimasto il povero olio e gli assegnano la seconda lettera. 

Un olio SH ha resistito molto meglio e ha mantenuto inalterate le sue qualità in maniera superiore rispetto ad un SB. 

Per le moto moderne si consiglia "almeno" un SH (salvo diverse specifiche della casa). 
Questo ci spiega perché due oli con uguale SAE hanno magari prezzi molto differenti. 

Se sullo scaffale del supermercato troviamo due oli con uguale SAE e uguale API sappiamo che l'eventuale differenza di prezzo è solo un problema di "marchio".


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Messaggio da Desmobruno » 08/03/2016, 11:42

ustorio ha scritto: Se sullo scaffale del supermercato troviamo due oli con uguale SAE e uguale API sappiamo che l'eventuale differenza di prezzo è solo un problema di "marchio".
Condivido tutto e ti ringrazio per questa spiegazione che può aver tolto dubbi e curiosità a molti.

Però la differenza di prezzo non è solo commerciale.
Due oli di uguale gradazione e uguale categoria API, possono avere differenze notevoli date dagli additivi che li caratterizzano.


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Messaggio da landrenesen » 08/03/2016, 22:55

Per quanto ne so negli oli da motore sono proprio gli additivi che fanno la differenza, le basi sono quasi sempre le stesse.
Sbaglio?


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Messaggio da ustorio » 09/03/2016, 6:34

Non sbagli, ma la codifica API valuta proprio le caratteristiche dell'olio, qundi la sua efficacia a prescindere.


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Messaggio da Francesco » 09/03/2016, 7:25

ma questa frase dice quasi il contrario : "Gli additivi sono meno conosciuti e vengono presentati al pubblico come "accessori" dell'olio, in realtà un olio che non abbia nessun additivo, ci farebbe grippare dopo pochi metri "

sembrerebbe che gli additivi invece facciano quasi tutto quindi posso anche immaginare che il prezzo dell'olio vari molto proprio per il costo di questi additivi più che per la base di partenza...



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Messaggio da ustorio » 10/03/2016, 5:35

Infatti gli additivi sono di vitale importanza, quello che tento di spiegare, secondo il mio punto di vista, è che il disciplinare API verifica proprio le caratteristiche dell'olio in condizioni di stress e applica le specifiche.
Quindi, a prescindere dal marchio, se un olio ha superato i rigorosi test dell'American Petroleum Institute non può essere che ottimo..
Questo a dispetto del nome altisonante e della fama che un marchio si è costruita a colpi di marketing.
Non dimentichiamoci che "l'oggetto del desiderio" dell'italiano medio è un telefonino fabbricato in Cina dalla Foxconn.


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Messaggio da Locomotore » 10/03/2016, 19:52

A quanti gradi inizia a bollire un normale l'olio motore piu' o meno?


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Messaggio da ustorio » 11/03/2016, 7:34

dipende dal tipo di olio


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Messaggio da monsterinside » 11/03/2016, 10:39

Ma non è possibile falsificare questi dati? Mi spiego meglio..se una marca ha ottenuto come valore API SD, chi o cosa gli impedisce di scrivere sulla confezione SI?
Attualmente quale sarebbe l'olio con il valore API più alto?


:biking:

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