Questo strumento serve nel caso il test di compressione non dovesse fornire i risultati sperati (compressione bassa) o magari nel caso in cui il risultato fosse un po’ anomalo (valore finale di compressione buono ma lento nel formarsi, oppure un primo giro di albero che produca valori di compressione molto diversi tra i cilindri). È così composto:
- Ingresso aria pressurizzata (in foto collegato a tubo blu)
- quadrante di pressione in entrata (quadrante di sinistra in foto)
- quadrante di perdita (spiegazione dopo, è il quadrante di destra)
- regolatore e azzeratore (manopola sotto il quadrante di sinistra, serve a regolare la pressione che uscirà dallo strumento ed a portare a zero il quadrante di destra, ne parleremo più avanti)
- flessibile in uscita con baionetta rapida da collegare al cilindro oggetto di indagine (con piccola prolunga da inserire nel foro candela, io ho usato il mio adattatore auto costruito per il tester compressione visto che hanno la stessa impanatura, mi sembra sia un M14
EDIT: ecco le foto aggiuntive, dal telefono non potevo inserirne altre.
Il sistema prevede di portare il cilindro da testare al PMS in fase di scoppio e montare l’adattatore con prolunga, azzerare lo strumento e collegarlo.
EDIT: avevo dimenticato che per quanto è venuto fuori dalle mie prove, è meglio regolare la pressione anche sul lato del compressore da officina. In questo modo si evita di far ricaricare e variare la pressione in ingresso durante il test, ed al contempo si rende più facile il lavoro di azzeramento al regolatore (manopola nera) che dovrà scalare solo uno o due bar anziché 5 o 6. Probabilmente questo è dovuto anche al fatto che il regolatore in sé è estremamente economico, ma tant'è.
A questo punto lo strumento porterà la pressione in camera al valore regolato, ed indicherà la perdita in percentuale nel quadrante di destra, ma francamente il punto più importante non è secondo me questo: lo strumento in mio possesso è alquanto economico, il valore rilevato è alquanto traballante e variabile tra test e test almeno allo stato attuale per quanto mi riguarda, ma la possibilità di sentire ad orecchio dove andrà l’aria persa è decisamente più interessante. Nel mio caso pensavo avrei sentito delle perdite dalle valvole ma invece ho sentito solo la perdita nel basamento, molto avvertibile ad orecchio con il tappo di carico aperto, molto poco al tatto (chiudendo il foro con il pollice non si sente la minima crescita di pressione). Nulla dallo scarico, quindi niente alle valvole di scarico. Poco e nulla all’aspirazione, avvertibile solo leggermente con lo stetoscopio.
Lo trovo un test rapido ed utile ma richiede uno strumento che non si metta contro, quindi nel futuro modificherò o sostituirò alcune componenti (nel mio caso credo che o i quadranti o più probabilmente il regolatore siano da rivedere) mentre per il momento come dicevo ho rilevato delle perdite modeste dagli anelli di tenuta che potrebbero essere normali come anormali. Il valore assoluto non so quanto sia affidabile ma parliamo del 5-10% massimo, su questo punto mi piacerebbe sentire le vostre riflessioni se vi va . Il test di compressione mi ha dato con consistenza 12 bar su entrambi i cilindri (un paio di volte anche qualcosa in più ma richiedeva qualche giro di albero di troppo), con prima compressione singola di 6,5-6,7 bar su entrambi. Il manuale riporta il range di 11-12 bar di controllo e 10 bar di minimo, con massimo 2 bar di differenza tra i cilindri. La moto ha circa 60000 km, controllare la tenuta era per me importante perché alla chiusura del motore anni fa non ho sostituito gli anelli, e francamente non riesco a ricordare se ho sfalsato gli scassi in modo da non farli allineare ma come dicevo sono passati alcuni anni e non posso esserne sicuro.
Grazie di aver letto tutto, spero di aver fatto cosa gradita a chi non conoscesse questo strumento, mentre a chi lo conosce meglio di me mi piacerebbe chiedere delle conferme sull’utilizzo
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